Agendadigitale.eu - Infrastrutture Digitali Direttore responsabile:
Alessandro Longo |
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Tim è cruciale per il futuro del Paese digitale. Il Governo vigili. Chiari dovranno essere sia il piano industriale, in caso di un cambio della guardia, sia il perimetro occupazionale. Il rischio, infatti, è si realizzi un’eccessiva parcellizzazione degli asset pregiudicando le enormi potenzialità del mercato digitale | | | |
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Tim è chiaramente centrale su molte partite del futuro (digitale) dell'Italia, come quella della banda gigabit a tutti e il cloud nazionale. La politica sia molto attenta questa volta al dispiegarsi della partita | | | |
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Secondo i dati del DESI 2021, riferiti all’anno 2020, l’Italia è ventesima in Europa per livello di digitalizzazione dell’economia e della società. Perdiamo una posizione dallo scorso anno, e i maggiori gap nei confronti degli altri Paesi riguardano ancora una volta il capitale umano. Peccato, ma non tutto è perduto | | | |
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Molti cittadini sono nel 2021 e molta PA è nel 1990. Come si risolve? La tecnologia c'è già, quello che manca è la cultura digitale. Nelle aziende e nella PA per capire cosa bisogna fare e cosa serve, tra i cittadini, per capire che non sono loro che sbagliano, non sono loro quelli imbranati ma chi offre loro i servizi | | | |
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La fotografia del DESI 2021 sulla diffusione delle tecnologie di accesso a larga banda fissa e mobile; lo stato dell’arte della connettività 5G in Europa e in Italia; gli scenari post covid e lo sviluppo del 6G: facciamo il punto | | | |
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Digital Economy and Society Index
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Uscendo dal mero dato formale del (comunque modesto) 20˚ posto dell’Italia nel Digital Economy and Society Index (DESI) europeo. Resta il macigno dell’analfabetismo digitale: il tema del capitale umano e le competenze digitali devono diventare una priorità strategica dell’agenda digitale o il futuro è a rischio | | | |
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Le scadenze previste dal piano "Italia a 1 Giga" sono estremamente ambiziose e necessitano di uno sforzo di notevole entità da parte di tutti gli attori in campo. Facciamo il punto sulle risorse e le strategie messe in campo, lo stato delle infrastrutture e gli scenari da qui a 5 anni | | | |
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Burocrazia e carenza di personale qualificato sia sul fronte gestionale che su quello realizzativo potrebbero essere un freno al piano Italia 1 Giga, con cui il Governo intende accelerare lo sviluppo delle reti a banda ultralarga nelle aree non ritenute profittevoli dai privati | | | |
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Elemento prioritario per la trasformazione digitale della PA, la strategia Cloud Italia si articola su tre linee di indirizzo operative: vediamo quali sono e in che modo concretizzare i principi espressi nel documento | | | |
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La strategia Cloud Italia ha un ruolo centrale nella digitalizzazione della PA, priorità del PNRR: l'obiettivo è semplificare il lavoro delle pubbliche amministrazioni, oltre ad adottare tecnologie sicure e garantire la compliance normativa, anche al GDPR | | | |
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Dalle pubbliche amministrazioni alle infrastrutture, passando per il tessuto produttivo delle PMI alla Sanità: il PNRR rappresenta un’occasione unica per recuperare il gap digitale che ci allontana dagli altri Paesi Ue. Le parole chiave che devono accomunare tutte le iniziative del Piano sono sicurezza e competenze | | | |
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La trasformazione digitale della PA seguirà un approccio “Cloud first”, con l’obiettivo di una adozione del cloud (migrazione dati e servizi) del 75% entro fine 2025. L'esperienza del sistema pubblico trentino e spunti di riflessione per percorso di trasformazione digitale sia costantemente comunicato e condiviso | | | |
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Migrazione verso il cloud della PA, non solo dismissione dei CED ma una potenziale rivoluzione da non perdere: ecco lo stato dell'arte del cloud nazionale e tutti i benefici per la pubblica amministrazione | | | |
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I progetti di cui il Sud ha bisogno sono realizzabili solo attraverso un nuovo Patto tra pubblica amministrazione, professionisti, aziende. Una nuova alleanza lungo tutto il ciclo di progetto: dalla pianificazione iniziale, al disegno delle policy, alla fase di procurement ed esecutiva. Ecco come | | | |
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di Laura Belli, Università degli Studi di Parma, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Unità di Ricerca di Parma, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), Unità di Ricerca di Parma, things2i s.r.l., Parma, Luca Davoli, Università degli Studi di Parma, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Unità di Ricerca di Parma, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), Unità di Ricerca di Parma, things2i s.r.l., Parma e Gianluigi Ferrari, Università degli Studi di Parma, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Unità di Ricerca di Parma, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), Unità di Ricerca di Parma, things2i s.r.l., Parma
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L'utilizzo congiunto di strumenti Internet of Things e algoritmi di intelligenza artificiale (AIoT) permette di creare sinergia tra mondi che rappresentano il futuro dell’evoluzione tecnologica e abilitare scenari molto eterogenei. Ecco alcuni esempi di utilizzi in cui l’AIoT rappresenta un’integrazione interessante | | | |
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Il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ammonta complessivamente a 235,12 miliardi di euro, per la prima missione dedicata a “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura” sono stanziati 49,86 miliardi: ecco tutti i dettagli | | | |
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