
Cittadinanza digitale
Che cos'è la cittadinanza digitale?
La cittadinanza digitale è un concetto ampio e in evoluzione che può essere definito in due modi principali: come l'adozione di norme appropriate e responsabili riguardanti l'uso consapevole della tecnologia, oppure come la partecipazione attiva di coloro che usano regolarmente Internet, con un insieme di diritti e doveri supportati da strumenti come identità digitale o firma digitale. Secondo il Consiglio d'Europa, è "la capacità di partecipare attivamente, in maniera continuativa e responsabilmente alla vita della comunità a tutti i livelli", mentre per l'Unione europea rappresenta "un insieme di valori, competenze, atteggiamenti, conoscenze e comprensione critica di cui i cittadini hanno bisogno nell'era digitale".
Quali sono gli strumenti della cittadinanza digitale?
Gli strumenti della cittadinanza digitale includono: il domicilio digitale, il difensore civico digitale, i pagamenti digitali, la firma digitale, lo SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale di cittadini e imprese), la CIE (Carta d'identità elettronica) e l'ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente). Questi strumenti sono riconosciuti nella Carta della cittadinanza digitale, che integra le disposizioni del Codice dell'amministrazione digitale, e garantiscono ai cittadini e alle imprese il diritto di accedere a dati, documenti e servizi in modalità digitale, semplificando l'interazione con la pubblica amministrazione.
Come è regolamentata la cittadinanza digitale in Italia?
In Italia, la cittadinanza digitale è regolamentata principalmente dal Codice dell'amministrazione digitale (d. lgs. 82/2005 – CAD), che dedica la sezione II del capo I alla "Carta della cittadinanza digitale". L'articolo 3 riconosce il diritto all'uso delle tecnologie nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. La Carta comprende aspetti come i pagamenti in modalità informatica (art. 5), il diritto a servizi online semplici e integrati (art. 7), l'alfabetizzazione informatica (art. 8) e la partecipazione democratica elettronica (art. 9). Inoltre, la legge 20 agosto 2019, n. 92 ha introdotto l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza digitale come parte dell'educazione civica nelle scuole.
Quali sono le sfide della cittadinanza digitale?
Le principali sfide della cittadinanza digitale includono: l'inclusione, per evitare che il rifiuto di misurarsi con le tecnologie porti all'emarginazione; le competenze, poiché è necessario apprendere continuamente abilità tecniche, cognitive, metacognitive, emotive, sociali e giuridiche per padroneggiare le opportunità e i rischi delle tecnologie; la responsabilità, in quanto essere cittadini digitali significa agire attivamente per far funzionare la democrazia, difendere il pluralismo delle idee e vigilare sulle politiche relative ai dati personali; e infine i valori, perché è fondamentale portare e riaffermare nel futuro digitale i principi alla base della nostra civiltà, soprattutto in un contesto di crescente autonomia delle macchine.
Come si collega la cittadinanza digitale all'educazione civica?
La cittadinanza digitale è collegata all'educazione civica attraverso la legge 20 agosto 2019, n. 92, che ha introdotto l'insegnamento scolastico dell'educazione civica. L'articolo 5 di questa legge prevede che l'educazione alla cittadinanza digitale sia parte dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica, reso obbligatorio sin dalla scuola dell'infanzia. I contenuti dell'educazione alla cittadinanza digitale comprendono lo sviluppo graduale di abilità e conoscenze digitali, tenendo conto dell'età degli alunni e degli studenti, per formare cittadini consapevoli e responsabili nell'uso delle tecnologie.
La cittadinanza digitale è il meta-progetto con cui la pubblica amministrazione mira a innovare il rapporto con i propri cittadini, attraverso portali più usabili, Spid (identità digitale), PagoPa e altri servizi. Su questi temi si confrontano gli esperti della nostra community edit