Esperto risponde

Contributo a fonto perduto per forfettari: un esempio pratico

Vediamo come eseguire nella maniera corretta la compilazione dell’istanza per ottenere il contributo a fondo perduto nel caso di un contribuente con regime forfettario

Pubblicato il 08 Apr 2021

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

Contributo a fonto perduto per forfettari: un esempio pratico

DOMANDA

Sono un lavoratore autonomo di servizi alle imprese in regime forfettario con partita Iva da 15 anni. Ai fini del calcolo del fatturato/ricavi/corrispettivi medi anno 2020, tenuto conte che:

  • non emetto fatturazione elettronica,
  • non ancora effettuato il Modello Unico di dichiarazione 2021 (redditi 2020)

Come compilo l’istanza di richiesta del contributo al rigo “importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi riferiti alle operazioni effettuate nell’anno 2020” ?

Francesco Montanari

RISPOSTA

I dati da attingere dalla dichiarazione dei redditi (UNICO 2020 redditi 2019) sono esclusivamente quelli necessari per individuare la percentuale da applicare allo scostamento medio mensile dei ricavi tra il 2019 e il 2020. Nel Suo caso i ricavi dichiarati nel 2019 saranno certamente inferiori a 100.000 Euro, per cui la percentuale da applicare sarà il 60%. La seconda condizione di accesso consiste nella verifica delle fatture emesse in ciascuno dei due anni (2019 e 2020), indipendentemente dal loro incasso. La verifica va fatta in base alla seguente formula:

(Fatturato 2019/12 – Fatturato 2020/12) ≥  (Fatturato 2019/12) x 30% .

Se la condizione è soddisfatta, il contributo che Le spetta sarà pari al 60% dello scostamento medio mensile, con un minimo di 1.000 Euro. Valga il seguente esempio:

totale anno
Media mensile
fatture emesse anno 2019
30.000,00
2.500,00
Fatture emesse anno 2020
5.000,00
416,67
Scostamento medio mensile
2.083,33
Contributo spettante
60%
1.250,00

Mi rendo conto che l’esonero dall’obbligo di emissione delle fatture elettroniche e la mancanza di obblighi formali di tenuta di libri e scritture potrebbe rendere difficile ogni controllo da parte della Amministrazione Finanziaria e aleatoria la previsione normativa, non essendovi certezza della documentazione emessa relativamente ai ricavi/compensi non incassati, soprattutto relativi a rapporti con soggetti privati, non obbligati alla tenuta di scritture contabili. Per aver certezze sulla modalità di calcolo delle medie mensili 2019 e 2020 si può solo attendere che l’Agenzia delle Entrate esprima il suo orientamento al riguardo, considerando tuttavia che, a parte il problema della realizzazione della condizione di accesso al beneficio (calo del fatturato di almeno il 30%), spesso eventuali errori interpretativi potrebbero risultare inoffensivi perché è difficile superare la soglia di contributo minimo spettante (1.000 Euro).

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

 Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

DFP BOX MOBILE 1
DFP TOP

Engage Unit

Articoli correlati