I report

Digitale a scuola da prima del Covid all’IC Ronchi: “Così abbiamo valorizzato il terzo spazio”

Una piattaforma digitale strutturata per gestire le attività didattiche era presente all’IC Nicola Ronchi di Cellamare dal 2018. Così è stato possibile affrontare preparati l’emergenza covid. Un’analisi dell’utilizzo della piattaforma in termini quantitativi e qualitativi per ciascuna applicazione utilizzata

Pubblicato il 16 Giu 2021

Pasquale Boezio

docente, animatore digitale

Angelo Canio D'Alessio

dirigente scolastico

Photo by Kuanish Reymbaev on Unsplash

Sin dal 2018 l’Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi” di Cellamare (Ba) ha preso in considerazione la possibilità di utilizzo di una piattaforma digitale strutturata per gestire le attività didattiche.

La piattaforma è stata attivata nel 2019, inizialmente per un piccolo numero di studenti, ed estesa, poi, a tutti gli studenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado, a causa del periodo emergenziale di COVID-19.

Vediamo le azioni intraprese per erogare il servizio scolastico a distanza, in tutte le forme che si sono rese necessarie in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria e i dati dei report della piattaforma in termini di utilizzo degli account gestiti, spazio di archiviazione utilizzato, modalità di condivisione dati e attività degli utenti nelle diverse applicazioni.

Il contesto e la piattaforma di erogazione delle attività didattiche

L’Istituto ha inteso cogliere, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, le opportunità offerte dalla dimensione internazionale dell’innovazione, instaurando un percorso di cambiamento basato sul dialogo e sul confronto reciproco.

Queste opportunità, già intese come tali dalla comunità scolastica, sono emerse con maggior forza a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 che ha imposto urgenti scelte improntate alla massima flessibilità; la scuola è dovuta andare oltre schemi apparentemente intoccabili, la classe, la cattedra, la comunicazione verbale.

La società contemporanea valorizza competenze nuove, difficilmente codificabili nella sola forma testuale e nella struttura sequenziale del libro di testo. Competenze chiave e competenze trasversali sono solo alcuni dei modi con cui si è cercato di codificare una serie di competenze richieste per esercitare una cittadinanza attiva nella società della conoscenza.

La Didattica a Distanza ha confermato che con l’ampliarsi delle relazioni sociali nasce il “terzo spazio”, una dimensione altra rispetto alla casa e alla scuola: ci riferiamo a un mondo, quello del web, in cui i ragazzi si incontrano, dialogano, discutono, lavorano, creano, comunicano in forme nuove, un mondo virtuale in cui si sentono liberi di esprimersi e di formare la propria personalità e la propria conoscenza.

L’Istituto, così, per rispondere a queste esigenze, ha scelto di utilizzare una piattaforma che coniugasse il sistema LMS (Learning Management System) e LCMS (Learning Content Management System). Il primo come presidio per la distribuzione dei corsi on-line, il secondo per la gestione diretta dei contenuti.

Sono stati considerati aspetti relativi allo sviluppo cronologico e geografico, importanti sia perché il numero di utenti è direttamente proporzionale alla possibilità di interazione tra questi, sia perché (soprattutto per software di tipo Open Source) risolvere problemi tecnici, domande, disfunzioni dei software diventa molto più semplice se altri milioni di utenti utilizzano lo stesso LMS.

Si è indagato, inoltre:

  • il tipo di assistenza fornita agli utenti della piattaforma, sia al momento dell’installazione che in caso di disfunzioni del programma;
  • il tipo di licenza: se di tipo Open Source (gratuita) o privata (a pagamento);
  • la struttura della piattaforma: come si presenta l’interfaccia, quali spazi didattici o personali, come si possono implementare o seguire i corsi; gli strumenti a favore della didattica;
  • l’accessibilità: ovvero la capacità di poter accedere efficacemente ad un sito web, alla sua interfaccia e al suo contenuto in situazioni diverse.

Infine, è stato approfondito l’aspetto social, convinti che la collaborazione assume un ruolo chiave nell’ambito della didattica consentendo la creazione di un ambiente creativo e stimolante.

Si è scelto di utilizzare la piattaforma digitale Google, con licenza gratuita riservata alle istituzioni scolastiche, in quanto sia rispondente alle necessità precedentemente elencate sia capace di offrire funzioni avanzate a supporto della didattica, spazio cloud illimitato e un pannello di amministrazione, gestione e controllo completo e intuitivo.

L’utilizzo sicuro da parte di docenti, studenti e personale amministrativo è stato consentito grazie ad una gestione centralizzata della piattaforma, alla creazione di un account gestito e ad un costante monitoraggio sulle modalità di accesso e condivisione dati.

I report

A oggi, utilizzando il sistema di report offerto dal software, è possibile analizzare l’utilizzo della piattaforma digitale didattica in termini quantitativi e qualitativi per ciascuna applicazione utilizzata.

Si ritiene di particolare interesse la condivisione dei dati relativi al periodo settembre 2020 – marzo 2021, riguardo lo stato di utilizzo degli account gestiti dall’Istituto (il numero di account si riferisce al personale docente, al personale amministrativo e agli studenti della Scuola Secondaria di Primo grado.

Gli studenti della Scuola dell’infanzia e della primaria partecipano all’attività didattica su piattaforma multimediale utilizzando l’account personale di un genitore che viene monitorato solamente in termini di accesso alla piattaforma e condivisione dati), lo spazio di archiviazione utilizzato, la modalità di condivisione dei dati e l’attività degli utenti nelle diverse applicazioni.

Figura 01: stato degli account

Figura 02: accesso negato alle applicazioni meno sicure

Dai grafici (figura 01-02) è possibile constatare che i circa trecento account gestiti risultano attivi per l’intero intervallo di osservazione con un numero variabile dovuto all’aumento o diminuzione della popolazione scolastica (assunzione o sostituzione di nuovi docenti o personale amministrativo, aumento o diminuzione del numero di studenti) e che non vi è stato nessun accesso ad applicazioni che avrebbero potuto mettere in pericolo la sicurezza dei dati sensibili.

Figura 03: spazio di archiviazione totale utilizzato

Figura 04: spazio di archiviazione Drive condiviso

L’utilizzo dello spazio di archiviazione mostra un andamento crescente con un incremento di circa 1 TB nell’arco di 5 mesi (Figure 03-04-05) a significare la grande mole di dati creati, scambiati e depositati nel cloud da docenti e studenti. Di questi, soltanto 4 GB riguardano l’utilizzo del Drive Condiviso.

A spiegazione del fatto si fa riferimento all’architettura della piattaforma digitale in oggetto che struttura il Drive come spazio di archivio di ogni attività svolta, anche con l’utilizzo di differenti applicazioni come Classroom, Documenti, Fogli e Presentazioni.

L’utilizzo del “Drive Condiviso” riguarda, invece, attività organizzate esclusivamente nell’applicazione Drive e non risente dello scambio di dati che avviene in altri luoghi digitali.

Figura 06: Condivisione dei file all’esterno del dominio

Figura 07: Condivisione dei file all’interno del dominio

I grafici relativi alla condivisione dei dati (figura 06-07) evidenziano come la maggior parte dei file vengano condivisi all’esterno del dominio con punte di 32.000 unità in un solo giorno. Tale processo, previsto nella struttura del software e concesso dall’amministratore, è ammissibile a patto di tenere a mente che l’Istituto Comprensivo “Nicola Ronchi” comprende una popolazione scolastica distribuita fra Scuola dell’Infanzia, Scuola primaria e secondaria di primo grado e che soltanto gli studenti di quest’ultimo grado di scuola posseggono un account gestito. A conferma possiamo verificare come il traffico dati interno al dominio si assesti su quantità congruenti rispetto al numero di account gestiti in piattaforma digitale.

Conclusioni

L’infrastruttura messa a disposizione degli utenti dell’Istituto Scolastico, docenti, alunni e genitori, ha risposto pienamente alle esigenze descritte, divenendo un’importante risorsa per tutti.

Nei mesi presi in osservazione si è passati attraverso tutte le possibili combinazioni di erogazione del servizio scolastico, che si sono rese necessarie a causa del periodo emergenziale da Covid-19. Per alcuni mesi si è assistito ad una didattica fruita esclusivamente in presenza, altri ad una didattica esclusivamente a distanza, altri ancora ad un ibrido con alcuni alunni in presenza, altri collegati a distanza e le attività didattiche erogate in sincrono ad entrambi i gruppi.

I dati osservati mostrano che i diversi tipi di erogazione delle attività non inficiano l’uso della piattaforma e dei corsi virtuali, rimanendo stabili nel loro utilizzo e nell’incremento di materiali digitali prodotti e fruiti. Questi risultati descrivono un processo positivo di costruzione di una comunità scolastica collaborativa e il supporto che il “terzo spazio” ha dato agli apprendimenti di tutti gli alunni.

L’incrocio dei dati esposti potrà fornire ulteriori elementi di riflessione per un ulteriore miglioramento dell’offerta formativa dell’Istituto e per consolidare i processi di cambiamento in atto, in modo che questi divengano organici ai processi “tradizionali” di erogazione della didattica.

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