PRO E CONTRO

Riconoscimento facciale in aeroporto: così il nostro viso sostituisce i documenti

Si diffonde sempre più, negli aeroporti, la tecnologia di face boarding, usata per ridurre le lunghe code e i tempi di attesa. Tuttavia, sulla linea di quelle che sono state le esperienze americane in materia di riconoscimento biometrico, è necessario fare i conti con i possibili rischi per la privacy e non solo

Pubblicato il 25 Mar 2020

Marco Martorana

avvocato, studio legale Martorana, Presidente Assodata, DPO Certificato UNI 11697:2017

facial recognition riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale può essere considerato il futuro degli aeroporti: renderà biglietti, carte d’identità e passaporti obsoleti e ridurrà code e tempi di attesa. A Linate è già utilizzato per i voli diretti a Fiumicino e anche Gatwick (Londra) e diversi altri scali continentali si stanno attrezzando. A fronte degli innegabili vantaggi, si riscontrano però anche diversi inconvenienti sul fronte della privacy.

Facciamo allora una breve rassegna degli uni e degli altri.

I vantaggi del riconoscimento facciale in aeroporto

Grazie al cosiddetto face boarding, potremo presto dire addio a procedure cervellotiche e attese snervanti. Il nostro volto potrà infatti essere sufficiente a farci guadagnare l’imbarco senza particolari affanni o procedure. Al tempo stesso, garantisce gli standard di sicurezza richiesti per il traffico aereo.

Linate è il primo scalo italiano a “rifarsi il trucco”. I vertici dell’aeroporto meneghino hanno stanziato ben 27 milioni di euro per rendere hi-tech la struttura e garantire così un più agevole flusso dei viaggiatori. Dalle parole ai fatti. Tutto questo è diventato realtà dallo scorso 12 febbraio, ma solo per i collegamenti Alitalia Linate-Fiumicino.

La videocamera del face boarding esegue la scansione del volto e conferma l’identità della persona a seguito di scansione del passaporto elettronico (o carta di identità in formato digitale).
Anche Gatwick (Londra) si sta attrezzando in tal senso, così come diversi scali del vecchio continente. Tra questi si segnalano, a titolo esemplificativo, Madrid, Lione e Amsterdam. In questi casi però, si tratta di sistemi di riconoscimento che sono attivati da e per una sola compagnia aerea. Nel caso di Milano, se la sperimentazione dovesse riscuotere successo, il face boarding potrebbe essere esteso anche ad altre compagnie.

Gloria Guevara, presidente dell’International Air Transport Association ha recentemente dichiarato che il riconoscimento facciale si può considerare il futuro del traffico aereo. Il tempo richiesto per avere il via libera ai controlli non supera i trenta secondi ed è dunque ovvio che una tale prospettiva faccia gola ai viaggiatori, generalmente costretti a recarsi in aeroporto con siderale anticipo.

I rischi per la privacy

Occhio però a tutte le controindicazioni in termini di privacy. Come sempre, esiste un contemperamento tra il vantaggio generato da questa procedura easy e la tutela della riservatezza.

Il sistema attivato a Linate però ha un basso impatto privacy. I dati vengono usati solo per creare un modello biometrico che consenta il riconoscimento della persona ai controlli successivi al primo, ma non c’è condivisione degli stessi con le forze di polizia. Inoltre, il passeggero deve esprimere consenso per la conservazione dei dati biometrici che saranno comunque cancellati entro gennaio 2021. Senza consenso, i dati vengono rimossi nelle 24 ore successive all’imbarco. A Roma e a Napoli, invece, dove pure sono applicati sistemi “rudimentali” di riconoscimento facciale, l’impatto privacy è quasi inesistente. Il volto inquadrato dalla telecamera è confrontato con il chip del passaporto biometrico scansionato. Anche qui, com’è di tutta evidenza, non c’è condivisione di dati con database esterni né conservazione.

In altre parole, il riconoscimento facciale può generare un rischio privacy solo se si passano preventivamente in rassegna le tecnologie implementate. Bisogna valutare se le compagnie aeree custodiscono le informazioni raccolte, e, se è così, in base a quale condizione di liceità del trattamento (e per quanto tempo). Bisogna altresì studiare se i dati acquisiti saranno confrontati con i database delle forze dell’ordine.

Riconoscimento facciale e controllo sociale

Se esiste un collegamento tra riconoscimento facciale e database della pubblica autorità il rischio principale è quello di ingenerare una sorta di controllo sociale. La tecnologia non è infallibile. Uno studio britannico che prescinde dal discorso “traffico aereo” dimostra che i sistemi di riconoscimento facciale testati dalla polizia a scopo preventivo discriminano le minoranze etniche e più in generale, i cittadini dalla pelle nera. Insomma, uno dei rischi è che le minoranze non siano equamente rappresentate nei database scelti per calibrare gli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Il rischio di una “discriminazione di sistema” è molto elevato così come è astrattamente possibile che un normale cittadino sia associato per errore a un terrorista durante un controllo aeroportuale. A titolo esemplificativo, negli USA, a seguito di un ordine esecutivo firmato dal presidente Trump volto a potenziare la sicurezza del traffico aereo, molti scali aeroportuali sfruttano la tecnologia per confermare l’identità dei viaggiatori.

Vi è di fatto un confronto tra i tratti somatici del viaggiatore e le informazioni del dipartimento di sicurezza nazionale. Per quanto i cittadini possano decidere di non partecipare al programma, nel concreto, le operazioni di monitoraggio non sono affatto trasparenti.

Basti pensare che l’associazione Flight For Future ha messo a disposizione dei viaggiatori un sito in cui vengono elencate le compagnie che si servono di tali strumentazioni. Quello aereoportuale non è il solo settore in cui vi è un collegamento diretto tra riconoscimento facciale e database delle forze dell’ordine. I tifosi dello Swansea City, club calcistico con sede a Swansea, Galles, hanno deciso di protestare contro la decisione delle forze dell’ordine di sfruttare l’hi-tech per individuare tutti quei soggetti cui è stato vietato l’ingresso nello stadio. Ebbene, gran parte dei tifosi hanno scelto di entrare allo stadio indossando una maschera. Questo il messaggio del loro portavoce, Vince Alms: “Non trovo corretto che migliaia di tifosi innocenti che non hanno mai commesso un crimine siano, in qualche misura, schedati dalle forze dell’ordine. È un provvedimento sproporzionato”.

I paletti del Gdpr

In Europa il Gdpr pone dei limiti chiari che vanno subito individuati. Se il riconoscimento facciale negli aeroporti è utilizzato per velocizzare le procedure di imbarco serve un consenso espresso dei viaggiatori al trattamento. In questo caso però, le informazioni acquisite non sarebbero processate dalla Sicurezza interna. Diversamente, se i dati fossero trattati dalla pubblica autorità servirebbe una normativa specifica da sottoporre preventivamente al vaglio dell’autorità Garante (o dell’European Data Protection Board). Passaggio, questo, che a prescindere dai buoni propositi è per ora lettera morta.
.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

DFP BOX MOBILE 1
DFP TOP

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
L'ANALISI
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4